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Concorso Microeditoria di qualità: i lettori bresciani scelgono i testi migliori

La notte fosforescente di Anna Maria Farabbi partecipa al Concorso Microeditoria di qualità

Sono 780 i libri distribuiti nelle biblioteche, in attesa della valutazione dei lettori

Quattro categorie, sette premi: a inizio novembre, all’interno della cornice della ventesima edizione della Rassegna della Microeditoria italiana, ci saranno le premiazioni dei titoli migliori tra quelli partecipanti al concorso che vedrà coinvolti per tutta estate i lettori della Rete Bibliotecaria Bresciana. Per il tredicesimo anno consecutivo, l’Associazione L’impronta di Chiari e il Sistema Bibliotecario Sud Ovest Bresciano promuovono il concorso che ha come obiettivo quello di far emergere i titoli più significativi pubblicati dai piccoli – o piccolissimi – editori italiani partecipanti all’iniziativa.

«Il Sistema Bibliotecario Sud Ovest Bresciano – commenta la Presidente del Sistema, Manuela Savoldini promuove e sostiene con piacere l’iniziativa posta in essere. Dare la possibilità agli utenti della Rete di scegliere i volumi esposti sugli scaffali, li rende parte attiva di un processo decisionale. Avvicinare i lettori a testi nuovi è un obiettivo importante che deve essere sostenuto e raggiunto e quale miglior luogo delle Biblioteche può contribuire a questo? La diffusione di pubblicazioni di piccole case editrici, che difficilmente trovano spazio sui ripiani delle librerie – conclude la Presidente – è in linea con la nostra volontà di far emergere queste pubblicazioni, con l’augurio che possano diventare cultura per e di tutti». 

Durante tutta la prima fase del concorso, gli attori principali saranno i lettori della Rete Bibliotecaria Bresciana. Dopo aver preso a prestito i libri partecipanti in una qualsiasi delle oltre 200 biblioteche di città a provincia (l’elenco completo è disponibile all’indirizzo:  opac.provincia.brescia.it/library/sudovest/microeditoria-di-qualita/concorso-2022), i lettori sono chiamati a giudicarli letto attraverso la compilazione di una scheda di valutazione, cartacea – da riconsegnare al bibliotecario – oppure online. Da settembre entrerà poi in gioco una giuria ristretta, coordinata da Paolo Festa, presidente de L’Impronta, composta da persone a vario titolo legate al mondo del libro.

Complessivamente sono 130 i titoli in concorso, suddivisi nelle quattro categorie Narrativa, Saggistica, Bambini, Ragazzi. I premi saranno però più numerosi, oltre ai migliori titoli di ciascuna categoria, verranno assegnati alcuni riconoscimenti particolari. Fondazione Cogeme selezionerà il titolo che in maniera più efficace divulga o racconta attenzione e sensibilità per ambiente e cultura del territorio. Una giuria di qualità coordinata da Brescia si legge – un progetto collettivo ed aperto di promozione culturale, dedicato ai libri che raccontano Brescia e la sua provincia – premierà il miglior titolo pubblicato nei 18 mesi precedenti il concorso, libro ambientato o che riguarda Brescia e la sua provincia. Infine, i ragazzi dell’Istituto superiore Gigli di Rovato assegneranno il “Premio giovani” all’opera che maggiormente li avrà coinvolti.

Oltre ai sette premi, verranno assegnati i “Marchi Microeditoria di Qualità”, una sorta di bollino di qualità che aiuti i lettori a scegliere a colpo sicuro i titoli da leggere al di fuori del circuito mainstream degli editori che più facilmente si trovano in commercio. Gli editori che guadagneranno i riconoscimenti riceveranno la comunicazione ufficiale dalla Segreteria del Concorso in tempo utile per partecipare alla ventesima edizione della Rassegna (intitolata “Libri come ponti”), in programma a Chiari dall’11 al 13 novembre.

«Quello legato alla Microeditoria – spiega Paolo Festa – è un concorso che ha la particolarità di non essere rivolto agli autori, ma agli editori: ai lettori delle biblioteche e ai giurati è chiesto di non valutare solo la storia o l’abilità e la competenza di chi ha scritto, ma di guardare al libro come prodotto editoriale nella sua complessità. E questo tipo di valutazione, anche da parte dei ragazzi degli istituti superiori, che vengono accompagnati in questo da insegnanti appassionati, ingenera nel lettore un modo più consapevole di accostarsi alla lettura».

Complessivamente le copie entrate nel catalogo della Rete Bibliotecaria in questa edizione del concorso sono 781. Per alcuni titoli, 41 su 130, gli editori hanno messo a disposizione gratuitamente la versione online, scaricabile alla pagina web del concorso, in modo che al concorso possano partecipare attivamente lettori o gruppi di lettura, di tutta Italia. Una curiosità: era dal 2015 che i titoli partecipanti non erano così numerosi: «I tanti titoli in concorso – commenta la direttrice della Rassegna della Microeditoria, Daniela Mena – confermano da un lato che esiste un bisogno, a cui il premio Microeditoria di qualità dà risposta, dall’altro che il premio ha guadagnato autorevolezza negli anni. Importanti anche le preziose collaborazioni territoriali, che aiutano a crescere. Davvero un bel segno, anche in vista del ventennale della Rassegna». Buone letture.

 

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