Poesia come veicolo formativo. Utilizzando la parola poetica si affrontano tematiche forti come quella sui migranti, mettendo a confronto la vita dei più piccoli in diverse situazioni sociali ed economiche. Si parla di non violenza, compresa quella contro gli animali nella pratica della caccia e di dinamiche ancora oggi da rivedere e sulle quali riflettere nei rapporti fra il maschile e il femminile. Particolare attenzione viene data anche ai nomi, quelli di maestri e maestre fondativi di una certa etica e visione del mondo. Dei veri e propri fari, troppo spesso poco conosciuti da molti e soprattutto dai più giovani, come Etty Hillesum, Martin Luther King, Maria Lai e Aldo Capitini. Nel testo non ci sono illustrazioni. L’immagine della copertina, che avvolge l’opera con l’intensità dei suoi colori, segnata da pochissime parole nell’essenzialità del titolo, del nome e dei loghi, è ricca di significati: è il disegno di una bambina del campo di concentramento di Terezin.
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